NIKE 2004
DI
ELPIDIO TRAMONTANO

Elpidio Tramontano dà forma a una Nike che non vince. Come altre sue opere, anche questa Vittoria alata non porta infatti i segni del furore e della battaglia, ma la grazia di una dea della maternità. Non sa distruggere e non potrà essere distrutta. Il suo corpo è gravato dalla vita che regge sulle spalle; eppure, slanciato, sembra voler uscire dal bronzo che la imprigiona e le dà forma per compiersi nello spazio che le si apre innanzi. Stranamente, l’uovo che l’affatica le dona maggior vigore. Una consapevolezza che solo una donna conosce: di chi da sempre porta su di sé il compito di mettere al mondo il mondo. Non è incinta per caso, la dea vuole fermamente essere madre. Si fa carico di speranze e dolori che, come un eroe tragico, deve sopportare a espiazione di colpe non commesse. Prigioniera di un fato sconosciuto, ella non è vinta. Non si lascerà cadere rassegnata nello sconforto. La vedremo sempre risorgere, serena e composta in un’armonia che nasce dalla pace custodita nel suo intimo: la sete di libertà tende i suoi nervi e la fa bella oltre ogni immaginazione.

Franco Ceradini

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