L’Arena Lunedì 2 dicembre 1991 pag.15
CRONACA DELLE ARTI
Gallerie
Proseguendo nell’attenta e meticolosa opera di perlustrazione sull’arte
veronese del Novecento, l'associazione culturale di promozione artistica
“Artestudio” presenta il lavoro di Pompeo Pianezzola, artista veronese
da molti anni impegnato in una seria indagine espressiva poco conosciuta
al pubblico dell’arte locale. In collaborazione con lo Studio Toni De
Rossi, Artestudio intende questa volta approfondire i motivi di una
ricerca plastica che nella materia della ceramica “sa coniugare
l’attualità della sperimentazione formale con la memoria profonda di
quel fare che è proprio della sua terra!, del suo ambiente emotivo.
• Come “scorci e paesaggi di fogliame e di acque dipinte con sottile e
preziosa eleganza sui tratti” si presentano i quadri di Angelo Nicolini,
pittore veronese la cui espressione figurativa non richiede sforzi
interpretativi faticosi. Lontano dai sussulti e dalle forme della
sperimentazione, le opere di Nicolini, esposte alla galleria
“Anteprima”, descrivono glia ambienti acquietanti della campagna e della
collina, paesaggi rurali ripresi con semplicità e dolcezza ed avvolti
nella morbida luce delle delicate quanto soffuse scelte cromatiche
operate dall’autore.
• “Venezia che muore” è il titolo della mostra che il pittore-poeta
udinese Edoardo Cigolotti di Medino presenta alla galleria “La
Meridiana” la cui sede si trova al civico 9 di via Oberdan. Nei numerosi
acquerelli esposti, Cigolotti compone “gli aspetti descrittivi del
paesaggio che, per mezzo della fantasia e la meraviglia e lo spettacolo
della natura, vengono trasfigurati” dagli stati d’animo particolari e,
di volta in volta, diversi con i quali egli affronta i temi della sua
pittura. “Il guazzo disegnato e dipinto è il frutto di un raffinato
lavoro di sintesi” che si consolida nella colorazione e nel suo
dilatante espandersi sulla superficie della carta.
• Dopo aver partecipato ad una mostra organizzata nella sede espositiva
delle Belle Arti, Elpidio Tramontano ritorna al pubblico veronese con
una personale allestita al “Centro di Promozione Artistica” di via A.
Massalongo. Nelle sue sculture egli sembra voler ridurre le forme di una
natura già trasfigurata dalla sua azione artistica, facendo sprigionare
dalla materia del bronzo le sembianze di una realtà i cui elementi,
quasi dilaniati, tuttavia non perdono la propria riconoscibilità e la
propria appartenenza alla verità delle cose del mondo